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Il matrimonio indiano non è solo l’unione della coppia, ma anche di due famiglie; i partecipanti sono sempre numerosissimi e i festeggiamenti si articolano su più giornate, ognuna dedicata ad una celebrazione per accompagnare la coppia al loro giorno più importante. Il rito è molto complesso e può variare in base al ceppo religioso.
La prima di queste cerimonie è il “Misri”, che si svolge diversi giorni prima del giorno delle nozze, e prende il nome dai cristalli di zucchero che i genitori dello sposo portano alla sposa assieme ad altri doni, per augurare la dolcezza nel futuro della coppia.
Uno o due giorni prima delle nozze viene celebrata la cerimonia tutta femminile del Mehendi, durante la quale le ragazze – in particolare la sposa – decorano le mani e i piedi con tatuaggi henna dalle linee fini e leggere. I disegni indicano il profondo legame tra marito e moglie.
Spesso la cerimonia Mehendi è combinata con Sagri, in cui i membri femminili della famiglia dello sposo portano regali e fiori alla sposa. Nella sera dello stesso giorno prende luogo il rituale del Sangeet, dedicato completamente al divertimento e alla socializzazione da parte delle due famiglie. Lo scopo finale è proprio quello di celebrare e circondare di gioia e felicità la futura coppia, con danze tipiche e balli che si protraggono fino a tarda notte.
La mattina del matrimonio, gli sposi fanno due piccole ed intime cerimonie, durante le quali la sposa viene adornata da braccialetti colorati bianchi e rossi – choora – che dovrà indossare per 40 giorni.
Segue poi il rituale del tenersi per mano, come simbolo della prossima unione matrimoniale, in cui lo sposo accetta la sua sposa e promette a lei e ai suoi genitori che proteggerà e si prenderà cura di sua moglie per tutta la vita.
Viene poi il momento del Saptapadi: la coppia gira per sette volte intorno al sacro fuoco, che è considerato un testimone dei voti fatti dagli sposi, mentre promettono di sostenersi a vicenda e vivere felici insieme. In alcune regioni, un capo di abbigliamento indossato dalla sposa e dallo sposo sono legati insieme per questa cerimonia. Ogni passaggio rappresenta un voto coniugale, una promessa di impegnarsi a vicenda e di prendersi cura l’uno dell’altro. Dal punto di vista di diritto, In India, nessun matrimonio indù è vincolante e completo prima della settima fase del rito Saptapadi in presenza del fuoco, della sposa e dello sposo insieme.
Sono sempre di più le coppie indiane che scelgono il Bel Paese per celebrare il loro matrimonio per l’intero weekend o per più giorni! In queste occasioni avviene un incontro affascinante tra le due culture, combinando l’atmosfera romantica italiana con il tradizionale matrimonio indiano.
Proprio perché i riti si articolano su più giornate, consigliamo sempre alle coppie di approfittare della vasta scelta di location che offre il nostro paese: castelli, ville, giardini, borghi medievali e molte altre tipologie sapranno caratterizzare al meglio ogni giornata per stupire tutti gli ospiti.